domenica 31 gennaio 2021

La carità essenza della santità

Dagli scritti di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena.


La carità è così essenziale nella vita soprannaturale che dalla sua presenza o assenza dipende per il cristiano lo stato di vita o di morte. Chi non possiede la carità non possiede neppure la grazia santificante, la quale ne è assolutamente inseparabile: « chi non ama, rimane nella morte » (I Gv. 3, 14). D’altra parte, chi possiede la carità, possiede la grazia, quindi partecipa della vita di Dio: « chi sta nella carità, sta in Dio e Dio in lui » (ivi, 4, 16); e, come insegna S. Tommaso, « la carità... unisce l’affetto dell’uomo a Dio, al punto che l'uomo non viva più per se stesso, ma per Iddio » (IIa IIae, q. 17, a. 6, ad 3).

Tre sono le virtù teologali infuse in noi assieme alla grazia santificante: fede, speranza e carità. Tutte e tre hanno per oggetto Dio, ma di queste « la più grande è la carita » (I Cor. 13, 13). Più grande, perchè senza carità non vi può essere vita cn'stiana; più grande, perchè non verrà mai meno, perchè è la forza unitiva che ci congiunge a Dio, perchè è una partecipazione di quella carità infinita che è Dio stesso. Infatti, al farisco che l’interrogava sul massimo precetto della legge, Gesù ha risposto: « Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo comandamento » (Mt. 22, 37 e 38).

Quando la carità sarà in noi perfetta ci manterrà pienamente uniti a Dio e orienterà verso di lui tutte le nostre attività; quindi nella misura in cui un’anima è dominata dalla carità, è matura nella vita soprannaturale, è più o meno santa.


[Scritto tratto da “Intimità Divina”, di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena, pubblicato dal Monastero S. Giuseppe delle Carmelitane Scalze di Roma, imprimatur: Vicetiae, 4 martii 1967, + C. Fanton, Ep.us Aux.].






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