lunedì 8 febbraio 2021

Lasciare i propri cari

Ripubblico una lettera di una ragazza che mi comunicò che dopo qualche mese sarebbe entrata in un monastero di clausura...

Ciao,
          [...] sto continuando il mio cammino vocazionale con la Madre del monastero di [...]. Ho conosciuto anche la maestra delle novizie, e la Madre, senza alcun dubbio, mi ha detto che ho già camminato abbastanza e che entro l'anno sarebbe bene che entrassi in monastero perchè non serve più aspettare, anzi, potrebbe essere molto dannoso. Non ti nascondo che nonostante la mia gioia immensa di sapermi consacrata al Signore, un'altra parte di me, nel pensare di lasciare la mia famiglia, è molto triste. So però dentro di me che non potrei mai abbandonare la strada della consacrazione, nel senso che se vi rinunciassi sarei la persona più triste del mondo. A volte mi domando se può essere vero che il nostro Dio chiama proprio me a seguirlo più da vicino, e questo dubbio quando mi assale mi fa davvero male. Poi ripenso al mio discernimento con la Madre, e ti assicuro che in quel monastero non cercano di invogliare alla vita religiosa, anche perchè non hanno bisogno di vocazioni, e mi dico che veramente Iddio è così buono che mi vuole donare questa grande Grazia. Ti dirò di più: il mese scorso è entrata un'altra ragazza, e con lei hanno raggiunto il numero massimo di monache, ma la Madre ha chiesto per me un permesso speciale al Vicario Generale [...], perchè reputa fin troppo autentica la mia chiamata. Non vedo l'ora di appartenere totalmente a Lui, ma spesso mi prende la paura che non sono in grado di rispondere generosamente a tale chiamata. Chissà se mai riuscirò a staccarmi totalmente dai miei affetti familiari per unirmi solo a Lui e vivere questa vita solo per i desideri del Suo cuore. Ho dentro di me un desiderio di nascondimento, di santità nota però solo al Signore. Desidero solo quello che Lui desidera, e quando penso di camminare sulla strada che Lui ha pensato per me, mi sembra di non poter reggere alla gioia che mi attraversa. Sapere il Suo sguardo sopra di me, fosse anche per un rimprovero, mi fa sentire la Sua regina. Spero di riuscire a vivere in pienezza la chiamata del Signore nonostante la mia umanità.

Ti informerò di tutto e con grande gioia. Prega per me. Il Signore benedica te e i tuoi propositi.

A presto,
(lettera firmata)


Cara sorella in Cristo,
                                  sono felicissimo della bella notizia che mi hai dato, e cioè che la Madre del monastero ha confermato che hai davvero la vocazione religiosa. So benissimo che queste monache sono molto selettive nel discernere le vocazioni, quindi ritengo che sia stata una grande grazia il fatto che hanno deciso di accoglierti. Non si tratta di un monastero qualsiasi, si tratta di uno dei migliori d'Italia. Lì la vita religiosa si vive nella fedeltà alla spiritualità della zelantissima Fondatrice. Del resto deve far riflettere il fatto che è uno dei pochi monasteri d'Europa ad avere talmente tante vocazioni da non avere più la possibilità di accogliere altre ragazze.

Quando i mondani verranno a sapere che diventerai suora di clausura, criticheranno la tua scelta e diranno che si tratta di una “vita sprecata”. La realtà è profondamente diversa: la vita contemplativa è semplicemente meravigliosa perché consente di vivere costantemente alla presenza del Signore, cioè col cuore continuamente infiammato d'amore per Dio. E noi siamo stati creati proprio per amare la Santissima Trinità. E che ci stiamo a fare su questa terra se non amiamo Dio? In quel monastero fervoroso è facile salvarsi e divenire anche “madre delle anime” salvando dalla perdizione eterna tante altre persone con la preghiera e la penitenza. Non sono le suore di clausura a sprecare la propria vita, ma sono coloro che la dedicano ad amare le cose vane della terra che svaniranno nell'ora della morte.

Sant'Alfonso Maria de Liguori diceva che uno dei mezzi con cui il demonio tenta di far perdere la vocazione consiste nell'insinuare nel giovane vocato un eccessivo attaccamento alla famiglia. Certo bisogna voler bene ai parenti, ma per amore di Gesù Cristo bisogna esser pronti a rinunciare a tutto. Anche Santa Teresa d'Avila soffrì molto quando scappò di casa per entrare in monastero, la stessa sofferenza l'hanno sentita anche altri santi. Quindi sappi che il dolore che senti nel cuore è una cosa normale negli esseri umani. Coraggio, affidati alla Madonna e certamente riuscirai a superare questa prova d'amore. Devi dimostrare a Gesù buono, il tuo futuro Sposo, di amarlo sopra ogni altra cosa. Per questo sacrificio, Egli saprà ricompensarti abbondantemente già su questa terra, ma soprattutto nell'eternità.

Approfitto dell'occasione per porgerti cordiali saluti nel Cuore Immacolato di Maria,

Cordialiter




(.)