domenica 5 settembre 2021

Apostolato interiore

Dagli scritti di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena (1893 – 1953).


Mi metto ai piedi di Gesù, dolcissimo Salvatore e Redentore nostro, perchè m’insegni come collaborare con lui alla salvezza delle anime. 

1 - L’apostolato, considerato nella sua totalità, comprende tutto quel che noi possiamo fare in collaborazione con Cristo per diffondere la vita soprannaturale nelle anime. L’apostolato è sempre una collaborazione con Gesù e raggiunge il suo scopo solo quando contribuisce a conferire ed a sviluppare la grazia divina nelle anime. La dottrina cattolica indica come mezzi fondamentali di questa nostra collaborazione con Cristo la preghiera e il sacrificio; anche l’Enciclica « Mystici corporis » parla prima delle « preghiere e volontarie mortificazioni » e poi dell’attività esterna dei pastori e dei fedeli. La collaborazione con Gesù per la salvezza delle anime trova il suo centro più profondo nella preghiera e nel sacrificio, appunto perchè Gesù stesso ha redento il mondo, in modo precipuo, con la preghiera ed il sacrificio. 

Infatti, Gesù ci ha salvati non solo con l’attività esterna di predicazione, di educazione, d’istituzione e di amministrazione dei sacramenti, ma anche con l’obbedienza e il silenzio della sua vita nascosta, con la preghiera di cui tante volte ci parla espressamente il Vangelo e soprattutto col sacrificio della Croce, nel quale culminò tutta la sua opera redentrice [...]. In prima linea sta quindi il cosiddetto « apostolato interiore » della preghiera e dell’immolazione; su questo poi si fonda l’apostolato esterno dell’azione, che trae la sua forza e la sua efficacia dal primo. 

2 - […] Quanto più la nostra azione parteciperà a quel che di più profondo e fecondo è nell’opera di Cristo, tanto più sarà efficace; questo si raggiunge appunto mediante la preghiera e il sacrificio abbracciato con generosità e costanza in unione al sacrificio di Cristo, per la salvezza delle anime. Ecco perchè la Chiesa - pur riconoscendo l’urgenza dell’apostolato esterno - continua a volere ed a sostenere quelle forme di vita contemplativa che si dedicano all’apostolato interiore […].

Ma perchè l’apostolato interiore possa essere realmente il più fecondo, l’anima che vi si dedica deve alimentare in sè una viva fiamma apostolica, come voleva S. Teresa d’Avila [...]. L’ideale apostolico deve spingere l’anima ad abbracciare con piena generosità una vita di continua immolazione nascosta, onde farne un potente mezzo di salvezza per i fratelli, e deve, d’altra parte, spronarla a progredire rapidamente nel cammino della santità per diventare presto tale da ottenere da Dio tutte quelle grazie che desidera per la Chiesa. [...] Più un’anima è santa, più esercita un profondo influsso nella Chiesa. 

Colloquio - « Esser tua sposa, Gesù, essere, per la mia unione con te, madre delle anime, questo dovrebbe bastarmi […]. 

« Comprendo che l’amore soltanto fa agire le membra della Chiesa, che se l’amore venisse ad estinguersi, gli apostoli non annunzierebbero più il Vangelo, i martiri rifiuterebbero di versare il loro sangue... Comprendo che l’amore racchiude tutte le vocazioni, che l’amore è tutto; che abbraccia tutti i tempi e tutti i luoghi, in una parola, che l’amore è eterno!

« O Gesù, Amor mio, finalmente ho trovato la mia vocazione: la mia vocazione è l’amore! Sì, ho trovato il mio posto nella Chiesa, e questo posto me l’hai dato Tu, mio Dio! Nel cuore della Chiesa, che mi è madre, io sarò l’amore; così sarò tutto, così il mio sogno sarà realizzato! » (T.G.B. St. p. 236 e seg.). 

O Signore, solo l’amore darà valore alla mia preghiera, darà efficacia alle mie povere opere, mi renderà generoso nell’abbracciare ogni genere di mortificazione e di penitenza che la fedele osservanza della mia regola continuamente mi offre ed esige, ogni occasione di sacrificio che le circostanze concrete della vita mi presentano. Dammi, o Signore, te ne prego, questo amore, affinchè, in seno alla Chiesa ed in unione con te, io possa esercitare un fecondo ed efficace apostolato. « Un pochino di puro amore è più prezioso al cospetto di Dio... ed apporta maggiore utilità alla Chiesa di tutte le altre opere unite insieme » (G.C. C. 29, 2). Come vorrei, o mio Dio, avere questo « amore puro »! Come desidero spogliarmi generosamente di ogni egoismo, di ogni amor proprio, come desidero dimenticarmi totalmente per giungere a possedere un amore tanto efficace per la Chiesa e per le anime! 


[Scritto tratto da “Intimità Divina”, di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena, pubblicato dal Monastero S. Giuseppe delle Carmelitane Scalze di Roma, imprimatur: Vicetiae, 4 martii 1967, + C. Fanton, Ep.us Aux.].




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